E vinsero tutti felici e contenti: la fabbrica delle medaglie della FIGMMA/ Federkombat
Dopo ogni gara di MMA della FIGMMA/ Federkombat mi ritrovo i social media inondati di campioni italiani, ogni volta la stessa storia: centinaia di foto di medagliati, gente sul podio, facce sorridenti, ognuno ringrazia il proprio team, i propri compagni, il proprio social-media-manager nutrizionista, un po’ mental coach ma pure preparatore atletico influencer che spesso è semplicemente il cugino.
Questa volta la mia curiosità si è soffermata sul risultato di un team piuttosto scarso di Bolsena, pure loro a medaglia, anche loro sul podio con ben 4 atleti, mai fatto nulla, mai vinto niente…arrivano 4 podi, pure loro vinsero tutti felici e contenti!
Anche dopo questa gara l’impressione è che abbiano vinto veramente tutti…ma io non baso il mio lavoro sulle impressioni, mi baso sui numeri, sulle statistiche, sulla logica.
E allora andiamo ad analizzarli questi numeri!
300 iscritti, circa 150 in meno rispetto alla scorsa edizione
78 ori, 76 argenti e 78 bronzi assegnati
Un totale di 232 medaglie consegnate
Già qua comincia ad uscire fuori la prima stranezza: il sistema di gara creato da FIGMMA/ Federkombat praticamente premia tutti.
Con quel sistema il 77% dei partecipanti porta a casa una medaglia e può vantarsi con gli amici al bar.
Praticamente su quattro partecipanti tre salgono sul podio!
Si è passati dal “vinca il migliore” ad “una medaglia non si nega a nessuno”
Le categorie in questa edizione sono state ben 78, divise ovviamente per genere, peso ed età ma anche, ed è qua il trucco per far vincere un pò tutti, divise (troppo) per livello.
5 i livelli in cui confrontarsi, compreso (argh) il tanto caro alla Federkombat light contact.
L’aberrazione delle MMA light hanno ovviamente l’unico scopo di fare cassa.
Il presidente FIGMMA si è sempre battuto contro l’idea di MMA light ma da quando sono stati assorbiti dalla Federkombat ha repentinamente cambiato idea. La coerenza spesso abdica alla ragion di stato, è una cosa che i politicanti hanno ben chiara nella propria mente.
Le MMA light sono una specialità in cui si deve colpire piano ma si può lottare forte
È di per sé una contraddizione in termini sportivi ma credono crei un buon flusso di denaro e tanto basta loro per giustificarne l’esistenza.
Ma torniamo alla divisione in 5 classi di bravura che sono veramente un po’ troppe per un movimento ad oggi così piccolo ma danno appunto l’impressione a tutti di poter vincere, come infatti succede!
Facendo un rapido conto: 78 categorie, in ogni categoria si assegnano quattro medaglie, un oro, un argento e due bronzi
Nella loro ultima gara c’erano a disposizione 312 medaglie…con 300 partecipanti!
È come se ci fosse una medaglia per ogni partecipante!
In realtà se andiamo a ben vedere solo in 24 categorie, quelle con più di quattro iscritti, rischiavi di non andare a medaglia.
Nelle altre 54 categorie la medaglia è assicurata, praticamente con il prezzo dell’iscrizione ti compri la medaglia e vivi l’esperienza, concetto tanto caro ai marketer di ultima generazione. Concetto tanto caro quanto vacuo
Solo nel 30% delle categorie non vivrai l’esperienza posticcia di salire sul podio, in due categorie su tre hai la certezza di portarti a casa la medaglia
Quella che mi era sembrata un’impressione cominciava a diventare la semplice realtà
Mi sono allora concentrato sulle categorie più prestigiose, quelle degli azzurrabili, la classe A senior. E pure là le sorprese non sono mancate!
Innanzitutto solo 10 categorie degli assoluti hanno visto iscritti sulle solite 14 fra uomini e donne sintomo come abbiamo detto di una affluenza in calo
In 5 categorie si saliva comunque sul podio sicuro, solo nelle altre 5 dovevi vincere almeno un incontro per prenderti la medaglia. Addirittura nella 84 solo un partecipante è rimasto senza medaglia al collo, gli altri tutti premiati.
La cosa che fa impressione è che questa è la categoria dalla quale vengono selezionati gli azzurri che, come ho mostrato in un precedente articolo , sono in nettissimo calo di prestazioni a causa della scellerata politica federale.
Come si pretende di andare a risultato con l’Italia?
Quello creato è evidentemente un movimento piccolo piccolo con la pretesa di far contenti tutti, anche quelli che di competizioni non ne vogliono sapere
La mia analisi mi ha portato a scoprire che due persone si sono laureate campioni italiani senza combattere perché soli in categoria ma ancor più sconvolgente che…
Settanta medaglie sono state assegnate a chi ha semplicemente perso il proprio incontro
Sì, con questo sistema della superframmentazione delle categorie 70 persone sono tornate a casa con una medaglia al collo avendo semplicemente perso.
Pensaci quando incontrerai qualcuno che ti dirà che ha un cugino che fa le gare di MMA e vince le medaglie…
Potrebbe essere semplicemente uno che è arrivato secondo in due o terzo in tre o…primo da solo!
Come ovviare a tutto questo?
Come facciamo noi in LIMMA, la Lega Italiana di MMA
1. La divisione in categorie deve essere proporzionale al numero degli iscritti, al volume del movimento sportivo. Se una gara con 300 partecipanti la dividi in 78 categorie hai una media di meno di 4 persone a categoria. È un fabbrica di medaglie, non una competizione!
Via il light, che non ha ragione di esistere, rimangono tre livelli:
principianti, intermedi ed avanzati.
Bastano questi!
2. Chi non vince almeno un incontro non prende medaglia, se sei secondo in due non sei vicecampione italiano, hai semplicemente perso. Allenati di più, migliora e osa competere!
LIMMA
Aude Certare, Osa Competere!