Cinque dei nostri sono arrivati ai quarti di finale: Fidel Gramiccia, Francesco Fornasieri, Ilaria Norcia, Martina Corradi e Luca Borando.

Il match successivo è un quello più importante.
Un match vinto e si va matematicamente a podio.
Occhi puntati su Fidel Gramiccia che a Praga ha vinto la World Cup , una competizione nuova ed alla prima edizione.

Continuo ad essere rinchiuso in hotel, la frustrazione è grande ma cerco di tenermi impegnato.
Sono al terzo giorno di sciopero della fame per protesta nei confronti di un sistema assurdo che mi vede con i risultati dei tamponi sempre altalenanti e da quando è partita questa storia alcun sintomo, non ho febbre, non ho naso che cola, non ho nulla, ho solo tamponi che escono positivi in alternanza con tamponi negativi. Questo la dice lunga su questo metodo diagnostico.

Lo sciopero della fame è anche nei confronti dell’IMMAF che ad oggi non mi ha fornito alcun supporto di nessuna natura. Non mi hanno mai risposto ai messaggi ed una volta trasferitomi nel covid hotel nessuno di loro si è mai preoccupato delle mie condizioni.
Una caduta di stile incredibile, mi dispiace per loro che continuano a portare avanti ipocritamente il loro marketing da “grande famiglia2 e poi fanno questi scivoloni.

Non è vero che questo modo di essere è la nuova normalità, per alcuni è semplicemente la propria natura che può finalmente uscire fuori allo scoperto, di questo ringrazierò sempre il virus!

Pensateci prima la gente aveva un maschera e prima di conoscerla ci voleva tempo, ora indossano tutti una mascherina ma si presentano per quel che sono.

Gli unici che mi scrivono almeno per capire che succede sono alcuni della squadra e Vito Paolillo che è a capo della delegazione italiana.

Torniamo ai ragazzi, purtroppo perdono tutti, quest’anno niente medaglie per l’Italia in una trasferta disastrosa, vengo a sapere che solo ieri altre 23 persone sono risultate positive.

Ogni giorno prendono nuove persone dal torneo e le trasferiscono nei covid hotel.

L’IMMAF insabbia tutto con il chiaro intento di far sembrare che sia andato tutto liscio un torneo che evidentemente non aveva i presupposti per svolgersi.

Cerco di continuare a fare il mio lavoro di coach dalla camera in cui sono rinchiuso anche in condizioni proibitive.
Fidel Gramiccia perde con un ragazzo pakistano, tale Ismail Ismail, questo risulta essere un atleta professionista con dieci match tutti vinti e sotto mentite spoglie, il suo vero nome è Ismail Khan.
Tutto questo gli varrebbe la squalifica!
Il torneo è appannaggio solo di atleti dilettanti.
Ad ogni torneo passo in rassegna di volta in volta gli avversari dei miei per individuare qualche furbetto. È parte integrante del mio lavoro, c’è un vero e proprio scouting da parte degli allenatori prima dei match.
Questa volta non avevo neanche la connessione in camera!


Differenze fra match pro e dilettanti

Fondamentalmente ci sono diversi punti che ti fanno capire se un match è disputato con un regolamento pro o con un regolamento dilettanti

  1. Round da 5 minuti invece che da 3
  2. Guantini da 4 once invece che da 7oz
  3. La possibilità di colpire al volto con le ginocchia
  4. La possibilità di portare delle gomitate
  5. L’essere iscritto come professionista nei maggiori database internazionali (tapology e sherdog)
  6. Il peso il giorno prima del match o il peso nello stesso giorno del combattimento

Ho cominciato immediatamente a scrivere una lettera di protesta formale all’IMMAF.
Quell’atleta non ha rispettato neanche uno di quei punti nei suoi match precedenti in più si è presentato con un nome diverso dal proprio.
Ho allegato anche i video che provassero questo

Ismail Khan colpisce con le ginocchiate al viso
Ismail Khan colpisce con il gomito.

Mantengo fino all’ultimo la speranza che il ricorso venga accolto ma in serata uno dei responsabili mi scrive che no, nonostante le prove schiaccianti non hanno intenzione di accogliere il ricorso presentato dal team Italy.
Purtroppo quest’anno in questo disastroso mondiale l’Italia non salirà sul podio.

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