Forza fisica e forza di volontà, sono queste le doti principali di Ilaria Norcia, veterana della nazionale italiana di MMA. Ragazza di poche parole sia nella vita privata che nei tornei è amatissima dai suoi compagni proprio perché sa dosare impegno personale e dedizione a disponibilità e collaborazione nei confronti della squadra. Norcia ha collezionato moltissime medaglie in IMMAF, due bronzi, uno europeo nel 2018 in Romania e uno mondiale in Bahrein nel 2018 e due argenti (uno europeo a Praga nel 2016 e uno mondiale a Kazan lo scorso agosto)
Ilaria Norcia è nata a Cassino, dove da sempre si allena seguita dal suo coach di sempre Alessandro Simeone della Shadow Warriors Academy e sempre a Cassino studia Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni
Non hai mai sentito la necessità di spostarti da Cassino insomma…
Tra non molti esami mi laureerò, sono rimasta a Cassino perché è un’ottima Università e la classe docente è molto valida, a Cassino c’è il mio team, guidato dal mio coach Alessandro Simeone che mi segue da quando ho iniziato e la mia famiglia, non ho mai sentito il bisogno di spostarmi.
Quali sono le tue migliori doti?
Al di la delle doti tecniche mi sento di dire di avere una grande forza di volontà e riesco ad esprimere una grande forza fisica soprattutto nei lavori di lotta. Sin da piccola era la caratteristica che mi differenziava e sono sempre stata attirata da sport che mi permettevano mi mettere in risalto questo aspetto. Ho praticato basket, nuoto ed atletica leggera. Ho provato anche con la danza, ma non era decisamente per me..

Quanto è stata importante l’esperienza di Kazan lo scorso agosto? Sei stata l’unica a tornare con una bella medaglia d’argento…
È stata un’esperienza molto importante, quando sono partita non conoscevo nessuno della squadra, per varie vicissitudini c’è stato un ricambio quasi totale. Nonostante ci fossimo conosciuti tutti praticamente in aeroporto posso dire che il gruppo si è compattato presto, sembrava ci conoscessimo da sempre. Per me è stata un’esperienza fenomenale, nel torneo sono riuscita ad esprimermi al meglio, è mancato solo l’oro, era ad un passo. Non ho comunque rimpianti, ho dato il massimo e ho sentito il calore di tutti i miei compagni.
Come è cambiata la preparazione, se è cambiata, in preparazione del prossimo mondiale ad Abu Dhabi?
Io ed il mio coach stiamo cercando di incrementare i miei punti forti e di migliorare le lacune. È dalla sconfitta che si capisce su cosa si debba lavorare, altrimenti è un’occasione perduta. Nonostante il periodo particolare siamo riusciti a lavorare al meglio sulla difesa dei takedown, a parete e nelle fasi critiche a terra, quindi da sotto la monta o con la schiena presa
Non hai però partecipato alle gare di selezione per la prossima nazionale, c’è qualche altro progetto in ballo?
Si è trattata di una scelta tecnica, al momento mi voglio concentrare solo sul mondiale di Abu Dhabi, poi vedremo. Ho preferito non rischiare di infortunarmi e di lavorare con sparring mirati
Come è il rapporto con il tuo coach Alessandro Simeone e con i tuoi compagni di Team?
La cosa più bella che posso dire è che con Alessandro non c’è bisogno di tante parole, ci capiamo subito. Per questo ci troviamo bene e non ci siamo mai scontrati su nulla. Anche con i miei compagni mi trovo bene, sono tutti maschi ma non ho mai trovato questo un punto a mio sfavore: bisogna guadagnarsi la loro fiducia, quindi testa e bassa e lavorare… tutti:uomini, donne, principianti, avanzati. La condivisione dei sacrifici crea la squadra
Anche gli altri azzurri nelle scorse interviste ti hanno dipinta come una compagna di squadra ideale…
Sono stata molto contenta delle parole dei miei compagni, soprattutto quelle di Brando Petrolo, mi fa capire che anche se non sono molto espansiva riesco a farmi capire e trasmettere le cose giuste. Fare gruppo, al di la del discorso umano è una necessità, se il team non è compatto ne risente la prestazione.

E come è Ilaria Norcia fuori dall’ottagono?
Molto simile a quella dentro la gabbia. Il mio carattere non muta poi molto, sono di poche parole e punto alla concretezza, con le persone giuste bastano poche parole. Amo stare a contato con la natura e spesso faccio trekking, mi piace stare fuori dal caos da sola o con pochi amici. Da mio padre ho poi ereditato la passione per la bici da corsa e quando è possibile salgo in sella.
Sensazioni in vista di Abu Dhabi?
Punto ad esprimermi al meglio, niente di più. Tendere al meglio è il modo migliore per arrivare al risultato, quello che verrà dopo si vedrà
di Maria Vittoria Colonna Romano