Sciopero della fame


Continua il mio sciopero della fame.
Siamo arrivati al quarto giorno di digiuno per me ed ho intenzione di continuare finché non mi viene accordato un tampone.
Trovo assurdo che un soggetto sano non possa neanche dimostrare di esserlo perché risucchiato dal leviatano burocratico-sanitario.

Come hai già letto ho diversi tamponi con esiti ogni volta altalenanti, in più è successa una cosa gravissima: prima di essere trasferito nel covid hotel un mio tampone è stato letteralmente fatto sparire.
Ho forzato la mano ed ho insistito che gli operatori sanitari mi prendessero un nuovo campione. Lo hanno fatto ma poi su indicazione del responsabile IMMAF locale lo hanno tolto dal bouquet delle provette da analizzare.
Se fosse risultato negativo non avrebbero saputo come giustificarlo.

Routine di allenamento fisico e mentale

La mia postazione

Passo le mie giornate creando delle routine per non mollare alla fame ed allo stress:

  • Faccio la rassegna stampa dei giornali italiani
  • mi alleno, per quanto possibile. Cerco di fare 2 allenamenti di yoga al giorno
  • Leggo l’attualissimo libro di Gustave Le Bon psicologia delle masse. È del 1895 tutto sembra cristallizzato ad ora.
  • Disegno e cerco di organizzare il lavoro al rientro con il mio remarkable 2 uno dei migliori acquisti degli ultimi tempi. È totalmente disconnesso dalla rete e mi toglie da qualsiasi distrazione. Uno strumento pazzesco quando devi lavorare e non essere disturbato da avvisi e notifiche o vuoi importi di non vagare per la rete.

Vedo che l’IMMAF ha fatto una serata di gala, non ho mai ricevuto alcuna comunicazione da parte loro. Stanno festeggiando i 10 anni di vita, io sono con loro dal primo momento ma sono riusciti ad insabbiare totalmente la faccenda. Ad oggi non so chi sa che io sono recuso qui e chi no.

Mi scrive il coach del Portogallo Luis Barneto, un caro amico, credo lo abbia saputo perché anche il suo vice è nella mia stessa condizione. I vertici IMMAF invece si sono chiusi in un silenzio tombale. Ogni giorno trasferiscono qui atleti e coach ma nessuno lo dice rimane tutto sotto la cenere.

Mi chiama il medico di guardia, mi chiede che cosa diavolo sto facendo ed il perché dello sciopero della fame. Rispondo che smetterò solo quando mi concederanno dei tamponi quotidiani e non a distanza di giorni per poter uscire.

Farnetica che non è quella la procedura e gli ricordo che lei può scegliere se essere un’impiegata della sanità od agire in scienza e coscienza e fare il medico.

Mi accorda il tampone straordinario.

[continua…]



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